Skip to main content

Il ruolo della supplementazione aminoacidica nel percorso di invecchiamento attivo con un focus su sarcopenia e fragilità

Prevenzione e contrasto di sarcopenia e fragilità

L’invecchiamento attivo è un concetto che abbraccia il mantenimento del benessere fisico, mentale e sociale con l’avanzare dell’età, con l’obiettivo di preservare l’indipendenza e la qualità della vita. Tuttavia, il processo di invecchiamento è spesso accompagnato da cambiamenti fisiologici che possono compromettere la funzionalità dell’organismo, tra cui la perdita di massa e forza muscolare (sarcopenia) e l’aumento della fragilità, un processo geriatrico multidimensionale caratterizzato da un declino cumulativo di più sistemi corporei.

In questo contesto, la supplementazione aminoacidica emerge come una strategia nutrizionale promettente per contrastare questi processi e promuovere un invecchiamento più attivo e sano.

La sarcopenia, definita come una riduzione progressiva e generalizzata della massa e della forza muscolare scheletrica con il rischio di esiti avversi come disabilità, cadute e mortalità, è strettamente correlata all’invecchiamento.

Il muscolo scheletrico svolge un ruolo centrale nel metabolismo proteico dell’intero organismo, agendo come principale riserva di aminoacidi e contribuendo al mantenimento della sintesi proteica in altri tessuti e organi. Con l’età, si osserva una diminuzione della sintesi proteica muscolare e un aumento della sua degradazione, portando alla perdita di massa magra.

Gli aminoacidi, in particolare gli aminoacidi essenziali (EAA), sono i mattoni fondamentali delle proteine e non possono essere sintetizzati dall’organismo umano, dovendo essere introdotti con la dieta.

La supplementazione con aminoacidi essenziali e alcuni non essenziali adeguatamente introdotti ha dimostrato di migliorare la qualità della vita negli anziani istituzionalizzati, lo stato nutrizionale, la funzione muscolare e l’attività della vita quotidiana1. Uno studio ha rilevato che la supplementazione orale con EAA (4 g due volte al giorno per 8 settimane) ha migliorato in modo significativo lo stato nutrizionale, la forza muscolare e le componenti fisiche e mentali della qualità della vita rispetto al placebo2.

Inoltre, l’assunzione di aminoacidi essenziali, uniti ad alcuni aminoacidi non essenziali adeguatamente selezionati in forma libera, viene assimilata rapidamente dall’apparato digerente senza un elevato dispendio energetico e rappresenta uno stimolo anabolico più efficace rispetto all’assunzione della stessa quantità di aminoacidi sotto forma di proteine3.

La fragilità, pur avendo una significativa sovrapposizione fenotipica con la sarcopenia (come la ridotta forza di prensione manuale e la lenta velocità di deambulazione), è un concetto più ampio che include il declino di molteplici sistemi fisiologici, con conseguenze negative sulle dimensioni fisiche, cognitive e sociali.

La perdita di massa muscolare è un importante fattore eziologico della sarcopenia che contribuisce allo sviluppo della fragilità. Intervenire con la supplementazione aminoacidica per preservare la massa e la funzione muscolare può quindi rappresentare una strategia efficace per mitigare la fragilità e migliorare la resilienza dell’anziano.

È importante sottolineare che la supplementazione aminoacidica dovrebbe essere considerata come parte di un approccio integrato per un invecchiamento attivo, che include anche una dieta equilibrata e ricca di nutrienti, un’adeguata attività fisica (in particolare esercizi di resistenza) e il mantenimento di un buono stato cognitivo e sociale.

L’esercizio fisico, in particolare, agisce in sinergia con l’apporto proteico e aminoacidico per stimolare la sintesi proteica muscolare e contrastare la perdita di massa magra.

In conclusione, la supplementazione aminoacidica, in particolare con aminoacidi essenziali e alcuni non essenziali adeguatamente selezionati, rappresenta un valido supporto nutrizionale per promuovere un invecchiamento attivo e contrastare la sarcopenia e la fragilità. Favorisce la sintesi proteica muscolare, contribuendo al mantenimento della massa e della forza muscolare, e può migliorare la qualità della vita e la funzionalità fisica negli anziani. È fondamentale che tale supplementazione sia inserita in un contesto più ampio di strategie per l’invecchiamento attivo che includano una dieta sana, esercizio fisico regolare e stimolazione cognitiva e sociale.


1 Bauer, J et al, Journal of the American Medical Directors Association, 14(8), 542-559.
2 Frontiers in Medicine | www.frontiersin.org 1 July 2020 | Volume 7 | Article 230.
3 R. Aquilani et al. / Archives of Gerontology and Geriatrics 52 (2011) e123–e128.

namedgroup.com è un sito di Named S.r.l.

Named S.r.l.
Via Lega Lombarda, 33 - 20855 Lesmo (MB) Italy

P.IVA 00908310964
C.F. 08440210154
Iscritta al Reg. Imp. MB - REA 1224137