Edizione 2024 Longevity what’s hot: salute e qualità della vita tra ricerca scientifica e pratica clinica
A partire dai 12 indicatori biologici dell’invecchiamento individuati da un team di ricercatori guidato dal biologo cellulare Guido Kroemer, in un articolo recentemente pubblicato sulla rivista Cell e che riguardano la genetica, i processi metabolici e cellulari, tra i quali l’accorciamento dei telomeri, il danno mitocondriale, lo stress ossidativo, l’insulinoresistenza, la silent inflammation e l’alterazione del microbiota intestinale il panel di esperti ha discusso e condiviso le evidenze scientifiche relative a interventi atti a favorire l’invecchiamento in buona salute. Da questo confronto Edra, editore scientifico, ha pubblicato su GdMonline.it il consensus paper:
LONGEVITY WHAT’S HOT: SALUTE E QUALITÀ DELLA VITA TRA RICERCA SCIENTIFICA E CLINICAL PRACTICE
La longevità in salute è un percorso che inizia ancor prima della nascita di ogni individuo.
Ogni fase del ciclo di vita individuale è fondamentale nel condizionare l’invecchiamento in salute; per questo l’approccio alla prevenzione come strumento per un buon invecchiamento risulta essere la chiave che, attraverso stili di vita, nutrizione, adeguata attività fisica e mentale e l’uso di specifici supplementi, può contribuire a ridurre l’incidenza e la gravità delle patologie croniche.
L’evento ECM 23/24 febbraio 2024
Per approfondire i contenuti scientifici fin qui descritti, gli operatori della salute possono partecipare alla FAD “Longevity What’s Hot: Ricerca scientifica e pratica clinica per un percorso di salute che duri tutta la vita” realizzata grazie al contributo non condizionante di Named Group e attiva fino al 9 maggio 2025. Sarà sufficiente cliccare sul link e procedere a finalizzare l’iscrizione gratuita.
Introduzione
A livello globale, nel 2050, le persone con più di 60 anni saranno circa due miliardi e i centenari saranno circa 3,7 milioni e questo cambiamento demografico avrà delle importanti implicazioni sociali ed economiche. L’Assemblea Generale dell’ONU in accordo con l’OMS ha proclamato il 2021-2030 come The United Nations Decade of Healthy Ageing adottando il concetto di healthy ageing – la prevenzione in ogni fase della vita – come nuova prospettiva di longevità e benessere. Parallelamente la comunità scientifica ha individuato 12 indicatori di invecchiamento biologico che sottendono ad altrettanti processi che possono essere contrastati. I geni infatti sono solo dei facilitatori o dei peggioratori della nostra salute, ma sono raramente determinanti, ci indicano solo la predisposizione della persona verso certe patologie.
L’invecchiamento “patologico” è un fenomeno che non solo è multifattoriale, ma che si articola in modo diverso e specifico per ogni individuo. Per questo motivo è importante studiare metodiche di precisione, per garantire la miglior risposta individuale nel prevenire e contrastare i processi degenerativi e promuovere un invecchiamento in salute, ottenendo il meglio dalla propria età sia a livello fisico sia a livello mentale. Obiettivo dell’evento Longevity, What’s Hot, partendo dall’analisi di questi indicatori, è quello di generare confronto con gli esperti della salute e proporre interventi di pratica clinica che diano risposte efficaci per la gestione in chiave di un invecchiamento di qualità, in tutte le fasi del ciclo di vita di ogni individuo, ricorrendo, dove necessario a stili di vita e integrazioni con approcci nutraceutici mirati e sartoriali.
Le interviste
FEDERICO SPANDONARO
Italia: tra natalità in calo e popolazione anziana, serve una politica per il futuro
Negli ultimi 30 anni, l’aspettativa di vita è aumentata considerevolmente, mentre il tasso di fecondità è crollato ai minimi storici. Questa inversione di tendenza ha creato una piramide demografica sbilanciata, con un numero crescente di anziani e una base di popolazione attiva sempre più ridotta. Si amplifica il peso dei costi per la cura e il mantenimento degli anziani e contemporaneamente si riduce la forza lavoro, con conseguenze negative per la crescita economica e la competitività del Paese. È necessaria una strategia politica concreta per affrontare la questione demografica, ponendosi domande sul benessere psicologico e sulle motivazioni culturali che influenzano le scelte di fertilità e di partecipazione al mondo del lavoro. Di questi temi abbiamo parlato a Roma con il professor Federico Spandonaro.
SILVIA TURRONI
Come si fa a sapere se il nostro microbiota è in salute: in arrivo i nuovi test metagenomici
L’importanza dell’interazione del microbiota intestinale con il sistema immunitario ci mantiene in uno stato ottimale di benessere. Identificare se il microbiota sia sano è cruciale e sono stati sviluppati test in continua evoluzione per questo scopo. Esistono tecniche colturali e tecniche molecolari per l’analisi del microbiota intestinale. Le tecniche colturali, utili nel determinare la vitalità dei microrganismi, sono limitate a identificare solo microorganismi precedentemente noti e coltivabili, trascurando la vastità del microbiota. Al contrario, le tecniche molecolari consentono un approccio più ampio e completo, fornendo un “profiling” dettagliato del microbiota senza la necessità di specifiche predefinite. Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Silvia Turroni.
FABIO PACE
Asse intestino-cervello: come il microbiota influenza la salute mentale e l’invecchiamento
Il microbiota ha un impatto cruciale su diversi aspetti della nostra salute, soprattutto quando si tratta di invecchiamento. Un microbiota intestinale sano è essenziale per mantenere l’infiammazione sotto controllo, preservare la massa muscolare e proteggere la salute cognitiva, dunque la terapia per un invecchiamento sano mira a ripristinare un microbiota sano (eubiotico). Per mantenere sano il nostro microbiota occorrono un’alimentazione corretta, l’esercizio fisico regolare e l’uso di nutraceutici come probiotici e prebiotici e quando si notano segni di declino fisico o cognitivo è bene consultare sempre medici specializzati che potranno proporci soluzioni adeguate. Di questo abbiamo parlato con il professor Fabio Pace.
ENNIO TASCIOTTI
Invecchiare in salute: consigli pratici e ruolo della nutraceutica
Non esiste una ricetta universale per ritardare l’invecchiamento, ma la medicina personalizzata può aiutare a identificare le fragilità e le comorbidità di ognuno. Le nuove tecnologie diagnostiche, come la genomica e la proteomica, offrono informazioni preziose per costruire percorsi terapeutici ad hoc. La chiave è adottare uno stile di vita sano, facendo attenzione alla nutrizione, a praticare attività fisica e a dedicare spazio all’attività sociale e cognitiva. La nutraceutica gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione attiva dell’invecchiamento. I nutraceutici, sempre più efficaci e sicuri, aiutano a mantenere le funzioni cellulari e a prevenire o rallentare l’insorgenza di patologie croniche. Di questo abbiamo parlato con il professor Ennio Tasciotti, Direttore Human Longevity Program, IRCCS.
ANGELO BIANCHETTI
Mai troppo tardi per cambiare: importanza di uno stile di vita sano a qualsiasi età
L’invecchiamento non è una malattia, è un processo naturale che porta a un cambiamento dell’equilibrio biologico, organico e funzionale dell’individuo. Invecchiare non significa necessariamente ammalarsi, ma richiede l’adattamento a un nuovo equilibrio. L’obiettivo della geriatria è la prevenzione dell’invecchiamento patologico, ossia delle malattie e della fragilità che ne derivano, soprattutto quelle croniche e si concentra sulla prevenzione delle malattie legate all’età promuovendo uno stile di vita sano sin dall’infanzia, con una dieta equilibrata, attività fisica e cognitiva. Abbiamo discusso di questi argomenti con il professor Angelo Bianchetti, Responsabile del Dipartimento Medico Riabilitativo dell’Istituto Clinico S.Anna di Brescia.
STEFANIA MAGGI
Oltre la dieta: il ruolo emergente della Nutraceutica per un invecchiamento in salute
I nutraceutici possono essere un prezioso aiuto all’alimentazione, se gestiti con attenzione in termini di qualità, quantità e durata e sotto controllo medico. Un sistema immunitario efficiente è fondamentale per prevenire le patologie croniche associate all’invecchiamento e l’alimentazione equilibrata è sicuramente un elemento fondamentale per mantenere un sistema immunitario sano, ma è importante anche il ruolo di una supplementazione ad hoc, studiata sulle necessità dell’individuo in un preciso momento. Ricordiamo, a tal proposito, per esempio, il ruolo della vitamina D, non solo a beneficio delle ossa, ma anche del sistema immunitario. Tuttavia, la supplementazione di vitamina D deve essere somministrata solo a soggetti carenti e alle dosi adeguate. Di questi argomenti abbiamo parlato con la professoressa Stefania Maggi.
ROSSELLA NAPPI
Equilibrio ormonale e nutraceutica: chiavi per la longevità femminile
Le fasi della vita riproduttiva femminile (tra menarca e menopausa) e la fase post menopausale dovrebbero essere prese in considerazione per analizzare i fattori di rischio di malattie che impattano sulla qualità di vita e di invecchiamento della donna. Durante la menopausa si assiste a un’alterazione ormonale, quindi è importante intervenire con la parte ormonale mancante o con strategie nutraceutiche ad hoc. L’evento “Longevity” pone l’accento sul ruolo della nutraceutica nella prevenzione primaria durante il passaggio dall’età fertile alla menopausa, intervenendo precocemente su sintomi e cambiamenti metabolici (irregolarità mestruali, alterazioni lipidiche e glicemiche) come sottolinea la professoressa Rossella
Nappi, Professore Ordinario di Ostetricia e Ginecologia presso IRCCS Policlinico S. Matteo di Pavia.
FRANCESCO GIUSEPPE CICERO
La nutraceutica alleata del cuore: lo stile di vita per un invecchiamento in salute
Le patologie cardiovascolari sono in Italia e in Europa la prima causa di mortalità. La salute cardiovascolare è pertanto la migliore possibilità per un invecchiamento in salute. Facciamo il punto sulla salute cardiovascolare, sui fattori che la condizionano e sul ruolo della nutraceutica con il professor Arrigo Francesco Giuseppe Cicero, Presidente Sinut.
GIOVANNI SPERA
Invecchiamento in salute: l’importanza di combattere diabete e obesità
C’è un crescente interesse nei confronti del legame tra diabete e obesità e il loro impatto sull’invecchiamento.
Il grasso viscerale è il nemico principale in quanto produce sostanze infiammatorie che danneggiano il sistema cardiovascolare, ma la buona notizia è che è possibile ridurlo e migliorare la salute con un’alimentazione equilibrata, con l’attività fisica e con il supporto della Nutraceutica, cioè l’utilizzo di integratori alimentari a supporto del dimagrimento. Una strategia nutrizionale chetogenica stimola il consumo dei grassi di deposito e il cibo diventa una vera e propria medicina per prevenire le malattie e vivere una vita lunga e sana perché “siamo ciò che mangiamo”, ha sottolineato il professor Giovanni Spera, Presidente della Società Italiana per lo Studio dei Disturbi del Comportamento Alimentare e dell’Obesità.
PAOLO MARICONTI
Dolore cronico e invecchiamento: esiste una relazione?
Il dolore cronico e l’invecchiamento sono due facce della stessa medaglia. Non solo il dolore cronico si presenta più frequentemente invecchiando, ma può anche accelerare il processo stesso di invecchiamento. Per rallentare l’invecchiamento è quindi fondamentale curare il dolore cronico intervenendo e mantenendo stili di vita sani. La nutraceutica può essere un complemento importante alla terapia del dolore, aiutando a ridurre la necessità di farmaci allopatici e a migliorare la qualità di vita delle persone che soffrono di dolore cronico. Esistono diversi nutraceutici che possono contrastare l’infiammazione, lo stress ossidativo e l’acidosi, tutti fattori che contribuiscono al dolore cronico e all’invecchiamento. Ne abbiamo parlato con il dott. Paolo Mariconti.
FRANCESCO NATALE
Colesterolo e invecchiamento: per un cuore sano dieta, movimento e, se serve, anche i nutraceutici
Le dislipidemie, ovvero le alterazioni del colesterolo e dei trigliceridi nel sangue, sono un problema che può influenzare parecchio il nostro invecchiamento e la salute in generale. Per invecchiare bene è fondamentale tenere sotto controllo il colesterolo LDL, quello “cattivo”, ma anche controllare il colesterolo HDL (“buono”) e i trigliceridi. Ne abbiamo parlato con il dottor Francesco Natale, Cardiologo presso l’Ospedale Monaldi di Napoli e il Centro Dislipidemie Azienda dei Colli.
SABRINA BASCIANI
Dieta chetogenica: uno strumento utile per salute e longevità, purché sotto controllo medico
La dieta chetogenica è molto più che un semplice metodo per perdere peso. È una vera e propria terapia nutrizionale che può apportare benefici a tutto il nostro organismo, favorendo una vita più sana e longeva. Oltre al dimagrimento rapido, la chetosi ha tutta una serie di effetti positivi e ne abbiamo parlato con la dottoressa Sabrina Basciani.