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Settembre 30, 2024

Rompere il binomio invecchiamento-disabilità

Diminuire i fattori di rischio della sarcopenia per una longevità in salute

Con il passare degli anni si riduce progressivamente l’abilità nell’esecuzione delle attività quotidiane, con la possibilità di compromettere l’autonomia personale. Una delle condizioni più comuni di disabilità è quella motoria.

In particolare, la perdita di massa muscolare, definita “sarcopenia”, si manifesta fisiologicamente con il passare degli anni e può innescare un pericoloso circolo vizioso che comporta l’accentuarsi progressivo del decadimento delle condizioni generali. L’adozione di alcune semplici misure può prevenire e contrastare le manifestazioni della sarcopenia.

Sarcopenia, perdita di massa magra 

Il termine “sarcopenia” deriva dai termini greci antichi sarx (carne) e penìa (povertà); indica la perdita di massa muscolare che si manifesta con l’invecchiamento e che comporta la progressiva riduzione della forza muscolare.

La perdita fisiologica di massa magra è stimata dell’ordine di circa 3-8% ogni decade, dopo i 30 anni di età. La perdita di massa muscolare nel sarcopenico viene distinta in fisiologica e patologica. L’allettamento comporta una rapida perdita della massa e della forza muscolare nell’anziano.

Cause e conseguenze della sarcopenia

I principali fattori che favoriscono la comparsa della sarcopenia comprendono: 

  • inattività fisica
  • immobilizzazione
  • allettamento prolungato
  • traumi
  • malattie acute e croniche
  • ridotto consumo alimentare di proteine 
  • malnutrizione
  • senescenza
  • andropausa o menopausa

La sarcopenia comporta la perdita di massa muscolare con la sensazione di maggior sforzo e conseguente riduzione dell’attività motoria che provoca un’ulteriore perdita di massa muscolare e senso di affaticamento. Si crea in tal modo un circolo vizioso che aggrava progressivamente la sarcopenia.

Le conseguenze della sarcopenia comprendono:

  • la perdita di massa muscolare con aumento relativo di massa grassa
  • una ridotta forza muscolare
  • un aumentato rischio di cadute 
  • ridotta autonomia 
  • perdita di peso
  • stato di malnutrizione e predisposizione ai processi infettivi

Per comprendere le conseguenze che possono derivare dalla perdita di massa magra vanno prese in considerazione alcune funzioni svolte dalle proteine nell’organismo: strutturali (proteine che conferiscono tonicità o elasticità ai tessuti); enzimatiche (enzimi che accelerano le reazioni chimiche negli organismi); cinetiche o di movimento (actina e miosina, responsabili della contrazione muscolare); protezione (anticorpi che distruggono i microrganismi patogeni); di riserva (ferritina, una proteina in grado di trattenere ioni ferrosi nel fegato, nella milza e nel midollo osseo, per rilasciarli quando l’organismo ne ha l’esigenza); ormonali (insulina, glucagone, adrenalina, dopamina, serotonina, paratormone e molti altri ormoni); geniche (proteine che controllano i processi di trascrizione e traduzione).

Come combattere la sarcopenia per un invecchiamento in salute

Secondo gli studiosi la prevenzione e la correzione della sarcopenia richiede l’approccio integrato di diverse misure:

  • mobilizzazione 
  • esercizi fisici aerobici e anaerobici 
  • apporto proteico adeguato
  • uso di anabolizzanti, vitamina D integrazione con aminoacidi essenziali

Le persone anziane hanno un rischio più elevato di un apporto inadeguato di proteine. Gli aminoacidi essenziali costituiscono lo stimolo primario per la sintesi proteica.

L’integrazione proteica addizionale va somministrata tra i pasti. La quantità raccomandata di proteine a livello nutrizionale è di 0,8 g/Kg al giorno (RDA). Nella persona anziana il consumo quotidiano di proteine dovrebbe essere compreso tra 1.0 e 1.5 g/Kg.

L’apporto di 25-30 g di proteine a colazione, pranzo e cena assicura una quantità adeguata di proteine per stimolare l’anabolismo proteico muscolare, ritardare la comparsa o la progressione della sarcopenia, riducendo l’entità delle sue conseguenze funzionali. 

La supplementazione nutrizionale

La miscela di aminoacidi essenziali nel giusto rapporto, secondo le indicazioni della World Health Organization (WHO)¹, costituisce una sorgente di proteine di massimo valore biologico che sostiene la massa magra e la funzionalità muscolare, senza produrre scorie azotate.

La supplementazione è consigliata nei periodi di allettamento prolungato e per contrastare la perdita di massa magra. È ragionevole considerare che l’integrazione con aminoacidi essenziali nei soggetti sarcopenici aumenti e ottimizzi gli effetti di agenti anabolizzanti.

Ne abbiamo parlato con il Prof. Angelo Bianchetti:


¹ Fonte: Dent E et al, International Clinical Practice Guidelines for Sarcopenia (ICFSR): Screening, diagnosis and management. J Nutr Health Aging. 2018;22(10):1148-1161.

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Sono contenuti nel Manifesto per una longevità sana realizzato nell’ambito del progetto Wellongevity.

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