

Maggio, 9, 2025
Scompenso cardiaco: i risultati preliminari di uno studio osservazionale A.R.C.A.
In occasione del 26° Congresso Nazionale A.R.C.A. (Associazioni Regionali Cardiologi Ambulatoriali), sono stati presentati i risultati preliminari di uno studio osservazionale multicentrico che ha valutato l’efficacia della supplementazione aminoacidica con miscele Nutrixam FMS nei pazienti affetti da scompenso cardiaco di classe NYHA II-III, in aggiunta alla terapia farmacologica standard.
Lo studio, basato su dati retrospettivi provenienti dai database clinici A.R.C.A., ha coinvolto oltre 200 pazienti over 65 con scompenso cardiaco di classe NYHA II-III, ai quali è stata somministrata una miscela aminoacidica (2 buste/die per 60 giorni), in aggiunta alla terapia farmacologica. I risultati hanno mostrato miglioramenti clinicamente significativi in parametri nutrizionali, funzionali e di qualità della vita: aumento dell’albumina plasmatica, incremento della massa muscolare (circonferenza coscia), miglioramento del test del cammino, della saturazione dell’ossigeno e della percezione generale di benessere. Tutti gli indicatori hanno mostrato valori statisticamente significativi.
Giovanni Battista Zito, Presidente Nazionale A.R.C.A., ha evidenziato l’importanza di strategie complementari alla terapia farmacologica per spezzare il circolo vizioso dell’inattività nei pazienti scompensati: “Le miscele aminoacidiche si stanno dimostrando un valido alleato nella gestione clinica dello scompenso cardiaco, anche grazie al miglioramento della performance fisica e della qualità della vita”.
In Italia lo scompenso cardiaco è la terza causa di ospedalizzazione nella popolazione generale e la prima tra gli over 65, con una mortalità intraospedaliera che raggiunge il 7%. A causa dell’insufficiente apporto di ossigeno e nutrienti ai tessuti e dell’accumulo di liquidi nei tessuti e nei polmoni, i pazienti vanno incontro a un progressivo deterioramento funzionale.
Il Prof. Giuseppe Bellelli, Direttore dell’UOC di Geriatria all’IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza, ha sottolineato l’importanza di un approccio multidisciplinare alla gestione del paziente fragile e scompensato, promuovendo anche l’utilizzo di interventi nutrizionali mirati per contrastare la sarcopenia e massimizzare gli effetti della terapia farmacologica.
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[1] Dioguardi F. S. To give or not to give? Lessons from the arginine paradox. J Nutrigenet Nutrigenomics. 2001; 4(2): 90-8.
