Sole e pelle, un equilibrio delicato
Una panoramica su benefici e rischi dell’esposizione alla luce solare
Il sole è un alleato insostituibile per il benessere, ma un’esposizione eccessiva ai suoi raggi lo trasforma in un pericolo.
È grazie all’esposizione al sole, che il nostro corpo sintetizza naturalmente la maggior parte (fino al 90%) della vitamina D di cui ha bisogno per regolare i livelli di calcio e fosfato e contribuire alla mineralizzazione delle ossa. Inoltre, i raggi solari sulla pelle e negli occhi stimolano la produzione di serotonina e endorfine, sostanze divenute ormai celebri anche nel pubblico dei non specialisti per il loro ruolo nel sollevare e sostenere il tono dell’umore. Nel nostro organismo, il sole contribuisce anche ai processi di regolazione dei ritmi circadiani e alla produzione di melatonina.
Tuttavia, bisogna considerare anche i potenziali effetti negativi delle radiazioni solari: non solo quelli immediati, come irritazioni e ustioni, ma anche quelli che emergono col tempo e si cronicizzano, come il fotoinvecchiamento e l’incremento del rischio di sviluppare tumori cutanei come il carcinoma basocellulare, il carcinoma a cellule squamose e il melanoma. I raggi UVB hanno infatti un effetto mutageno diretto sul DNA: in altre parole, i danni subiti entrano a far parte del patrimonio genetico delle cellule e permangono nel tempo.
È necessario dunque usare cautela nell’esporsi al sole, soprattutto nelle ore centrali del giorno in estate. Utilissimi alla prevenzione sono i filtri solari – per esempio creme, latte e oli – che limitano la penetrazione delle radiazioni ultraviolette nella pelle.
Ecco alcuni consigli pratici su come ricorrere alla fotoprotezione:
- scegliere il filtro solare sulla base delle caratteristiche del proprio fototipo, tenendo a mente che il fattore di protezione indicato sulle confezioni dei prodotti in commercio si riferisce a test di laboratorio e va ridotto di circa il 30%. In altre parole, in condizioni normali una protezione 50 equivale a una 35;
- proteggere con particolare attenzione la pelle dei bambini, più delicata e sensibile rispetto a quella degli adulti;
- applicare la fotoprotezione mezz’ora prima di ogni esposizione al sole;
- considerare che il sudore diluisce la concentrazione delle sostanze protettive e può essere opportuno ripetere l’applicazione del filtro anche più spesso del previsto.
Fonti
van der Rhee, H., de Vries, E., Coomans, C., van de Velde, P., & Coebergh, J. W. (2016). Sunlight: For better or for worse? A review of positive and negative effects of sun exposure. Cancer Res Front, 2, 156-83. doi: 10.17980/2016.156
Holick, M.F. (2020). Sunlight, UV Radiation, Vitamin D, and Skin Cancer: How Much Sunlight Do We Need?. In: Reichrath, J. (eds) Sunlight, Vitamin D and Skin Cancer. Advances in Experimental Medicine and Biology, vol 1268. Springer, Cham. doi.org/10.1007/978-3-030-46227-7_2
Sole sicuro. Specchiasol, sito web.