La nostra storia è raccontata dai nostri successi
Longevità sana:
un obiettivo cui tutti aspirano
Desideriamo tutti vivere a lungo e soprattutto in salute. Sebbene la genetica influenzi in parte quanto possiamo aspettarci dalla vita, ci sono una serie di scelte che possono migliorare le nostre probabilità di godere di una lunga e felice esistenza, comportamenti e attenzioni che ciascuno di noi può mettere in atto a partire dalla giovane età per migliorare quantitativamente e qualitativamente l’aspettativa di vita.
Evitare le cattive abitudini come fumo e abuso di alcol, mantenere nel tempo una dieta equilibrata e un esercizio fisico adeguato all’età, imparare a gestire lo stress, assicurarsi un riposo notturno regolare, avere un impegno mentale e relazioni sociali continuative, sono i pilastri comportamentali sui quali costruire la possibilità di godere di una esistenza lunga, sana e attiva.
Il progetto Wellongevity
WELLONGEVITY è il progetto che NAMED GROUP, il polo italiano della salute naturale, sostiene con il proprio contributo non condizionante con l’intenzione di favorire l’approfondimento della conoscenza dei contenuti scientifici legati al tema della longevità. Alla base del sostegno di Named Group, la vocazione del Gruppo a essere punto di riferimento, anche in termini di progetti di ricerca clinica e pubblicazioni scientifiche, della medicina naturale in un futuro in cui la prevenzione e la ricerca del miglior stato di salute lungo tutte le fasi della vita sarà sempre più presente e la richiesta di risposte dal mondo naturale, efficaci, e specifiche per ogni età, sempre più forte.
Lo scenario
I numeri
Nell’ultimo secolo la durata media della vita è quasi raddoppiata.
Per gli uomini la stima è di 80,8 anni
Per le donne, è di 85,2 anni
La scienza ipotizza ancora un margine di miglioramento: si stima che il nostro organismo abbia la capacità intrinseca di vivere 115-120 anni.
Tra il 2019 e il 2030, il numero di persone di età pari o superiore a 60 anni crescerà del 38% e il numero degli anziani supererà il numero globale dei giovani.
L’Italia, con più del 30% della popolazione oltre i 65 anni, è uno dei Paesi più longevi al mondo e le stime prevedono un aumento fino al 35-40% nei prossimi 10 anni. Oggi gli over 75 nel nostro Paese sono 7 milioni e quasi 3 milioni presentano difficoltà motorie, comorbilità o riduzione dell’autonomia. 1 milione non ha aiuti famigliari, 100.000 sono poveri, 400.000 ad altissimo rischio di istituzionalizzazione.
Questa realtà evidenzia l’importanza e l’urgenza di non limitarsi a estendere l’aspettativa di vita, ma di migliorarne anche la qualità, favorendo un invecchiamento salutare e attivo. Le conseguenze di un approccio all’invecchiamento basato esclusivamente sulla cura della malattia anziché sulla promozione della salute in ogni fase della vita non è più sostenibile.
Una longevità sana e attiva è l’obiettivo cui oggi la ricerca scientifica e le politiche sanitarie a livello mondiale riservano impegno e attenzione. Il fine è colmare il gap tra durata dell’esistenza (life span) e mantenimento della salute (health span) assicurando così anche la sostenibilità economica, a livello personale e sociale, di una esistenza sempre più lunga. La parola d’ordine, che si traduce in una vera e propria call to action, è quindi “prevenzione” in ogni fase della vita.
LA STRATEGIA: PREVENZIONE IN OGNI FASE DELLA VITA
L’Assemblea Generale dell’ONU, in accordo con l’OMS, ha proclamato il 2021-2030 “The United Nations Decade of Healthy Ageing” adottando il concetto di prevenzione in ogni fase della vita come nuova prospettiva di longevità e benessere, necessaria in virtù degli scenari demografici e socioeconomici che ci attendono nell’immediato futuro.
Anche il Ministro della Salute del nostro Paese in occasione del G7 della Salute di Nagasaki ha recentemente preso posizione in questo senso affermando che: “Investire in prevenzione è essenziale per uno sviluppo sostenibile, nonché un pilastro fondamentale per la copertura universale della salute(….) l’invecchiamento in salute uno dei temi più urgenti da affrontare e un fattore chiave per la promozione della salute e la prevenzione delle malattie”.
Il board Wellongevity
Il primo passo di WELLONGEVITY è stato riunire Clinici e Ricercatori al fine di analizzare la situazione attuale e proporre soluzioni mirate a favorire la sostenibilità di un invecchiamento in salute, compatibile con l’allungamento della vita. Gli esperti si sono confrontati sui vari aspetti relativi alla prevenzione e agli stili di vita, a partire dai fattori dell’invecchiamento modificabili quali abitudini e comportamenti corretti.
La prevenzione per una longevità sana e attiva: le testimonianze degli esperti
La longevità in salute è un percorso che inizia ancor prima della nascita di ogni individuo. Ogni fase del ciclo di vita individuale è fondamentale nel condizionare l’invecchiamento in salute; per questo l’approccio volto alla ricerca del benessere dell’organismo protratto nel tempo è lo strumento ideale per perseguire un buon invecchiamento e in taluni casi ridurre o prevenire disfunzioni fisiologiche. Se è vero, infatti, che l’invecchiamento può essere considerato come “la madre” di tutte le patologie croniche, è altrettanto vero che nell’invecchiamento la genetica gioca un ruolo parziale, mentre più determinante è l’epigenetica, cioè l’ambiente e lo stile di vita. La comunità scientifica ha già prodotto molta letteratura a sostegno di questo concetto fondamentale arrivando a indicare che agire anche solo su una delle cause dell’invecchiamento è in grado di riportare l’intero sistema in equilibrio e migliorarne 5 può avere un’efficacia estremamente elevata nel rallentare il processo di invecchiamento.
Il board Wellongevity
Longevity what’s hot: salute e qualità della vita tra ricerca scientifica e pratica clinica
LONGEVITY WHAT’S HOT: SALUTE E QUALITÀ DELLA VITA TRA RICERCA SCIENTIFICA E CLINICAL PRACTICE
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La longevità in salute è un percorso che inizia ancor prima della nascita di ogni individuo.
Ogni fase del ciclo di vita individuale è fondamentale nel condizionare l’invecchiamento in salute; per questo l’approccio alla prevenzione come strumento per un buon invecchiamento risulta essere la chiave che, attraverso stili di vita, nutrizione, adeguata attività fisica e mentale e l’uso di specifici supplementi, può contribuire a ridurre l’incidenza e la gravità delle patologie croniche.